(Alberto Sigona) – Era una seconda punta molto versatile dotata di grandissima tecnica e notevole fiuto del gol (il pallonetto – di cui è stato uno dei maestri – era la sua specialità preferita), con stile di gioco, classe e senso di appartenenza ad uno stesso team assai simili ad Alessandro Del Piero, ma meno portato alla manovra e ad arretrare a centrocampo rispetto all’italiano. Fu per anni (dal 1994 al 2010) il leader indiscusso del Real Madrid, squadra con cui riuscì a mietere ogni record di presenze (741) e gol (323, 43% di media realizzativa), vincendo in primis 6 Campionati, 3 Coppe dei Campioni (a segno in due Finali e un paio di volte capocannoniere) e 2 Intercontinentali (1 gol decisivo nel 1998). Raul chiuse la carriera nel calcio europeo a 35 anni nel 2012, dopo un paio di stagioni allo Shalke 04 (98-40). È stato a lungo il giocatore con più gol (71) e il secondo con più presenze (144) nella storia della Champions League (49% di media gol). Le sue stagioni più prolifiche furono la 2000-2001 (50-32) e la 1998-1999 (49-29). Nella Liga vanta 550 presenze e 228 gol (41%).
In Nazionale conta 102 presenze condite da ben 44 gol (5 iridati).