( Alberto Sigona) – Fra i più famosi rapinatori d’area del Dopoguerra, fu uno degli attaccanti più prolifici del calcio moderno, specie in campo internazionale. Non aveva grande tecnica ma riusciva a sopperirne con un opportunismo incredibile, segnando quasi sempre reti sul filo del fuorigioco (un incubo per i guardalinee). Giocò principalmente con la Juventus (1 Scudetto, 165 presenze e 89 gol, 54% di media), e col Milan, squadra con cui trascorse gli anni più felici della carriera, conquistando 2 Scudetti, 2 Coppe dei Campioni (una decisa da una sua doppietta) ed 1 Mondiale (con sua doppietta nel 4-2 al Boca), collezionando 300 gettoni e 126 reti (42%), andando a segno anche nella partita d’addio, a 38 anni, ritirandosi ancora in piena efficienza fisica. Con 70 reti su 112 presenze (62%) è tuttora il miglior marcatore italiano in Europa (fu il primo a superare il record di marcature europee di Gerd Muller). In Coppa dei Campioni vanta 85 caps e 50 gol (58%), anche qui miglior bomber italiano. In carriera ha siglato in tutto 316 gol.
Con la Nazionale (57-25) si è laureato Campione del Mondo 2006 (1 gol) e vice Campione d’Europa 2000.